A un valore nutrizionale paragonabile a quello del pane integrale, le castagne associano anche sali minerali importanti come fosforo e potassio, vitamine B2 e PP fondamentali per la salute dei tessuti, una buona percentuale di fibre e acido folico, una vitamina in grado di prevenire alcune malformazioni nel feto, motivo per cui le castagne sono un alimento da non trascurare durante la gravidanza e soprattutto tanti carboidrati complessi che le rendono una fonte di energia per l’intero organismo. Tuttavia, è proprio l’alta percentuale di carboidrati che rende le castagne un alimento abbastanza calorico da gustare con moderazione.
Una vera e propria miniera di sostanze benefiche quindi. È per tutte queste buone qualità che questo alimento di stagione dovrebbe essere presente sulle nostre tavole almeno tre volte a settimana, soprattutto nei periodi di stress e stanchezza. Mangiare le castagne può rivelarsi infatti un rimedio naturale utile nei casi di inappetenza o in quelli in cui si richiede un’alimentazione ricostituente. Senza contare che il loro potere energetico le rende perfette per chi pratica sport o svolge lavori particolarmente faticosi.
Ma non solo: i principi attivi contenuti nelle foglie e nella corteccia di castagno sono un toccasana per combattere la tosse e disinfettare le vie respiratorie. Per sfruttarne tutte le proprietà benefiche è sufficiente preparare un infuso da riutilizzare anche come tonico astringente della pelle. La polpa delle castagne invece può trasformarsi in un’ottima crema fluida da utilizzare come detergente o maschera emolliente per il viso.
Le caratteristiche nutritive delle castagne, sono notevoli.
Pochi grassi, solo 1,6 % (e si tratta di utili omega 6), poco sodio (contro l'ipertensione); 3,5% di proteine ricche di amminoacidi, molti micronutrienti con antiossidanti e fitoestrogeni, 42% di carboidrati. Cento grammi di castagne valgono 185 kilocalorie.
Le castagne sono insomma adatte per le diete, anche per i celiaci, intolleranti al glutine. A dispetto della loro fama di cibo dei poveri sono ricche di valori nutritivi. E hanno una storia sociale tra le più affascinati.
In questa sezione troverete tutte le informazioni su alcune delle ricette delle nostre nonne, saremo lieti di poterne aggiungerne altre grazie al Tuo contributo
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Arrostite (le celebri “Caldarroste”):
Bisogna possedere il classico recipiente basso con numerosi fori sul fondo, che viene posto direttamente sul fuoco.
Come si preparano le caldarroste:
Praticare un taglio, con un coltellino affilato, sul dorso delle castagne, per evitare che durante la cottura possano scoppiare. Alcuni raffinati tolgono una piccola striscia di buccia tutt’attorno, in modo che, oltre a cuocere meglio, le castagne possano essere sbucciate più facilmente.
Durante la cottura, agitare il recipiente per far rigirare le castagne, evitando che brucino.
Le castagne dell’amore
Mettere le castagne
private della scorza e della pelle a macerare in vino moscato per qualche ora.
Lessarle
nello stesso liquido di macerazione, coperte, sino a cottura ultimata. Prima di servire le castagne guarnirle con qualche pistacchio, cannella e miele.
Arrosto di maiale con castagne:
Prendere un pezzo di lonza di maiale da 800; avvolgere con fettine sottili di lardo e legare con spago da cucina; mettere in casseruola di terracotta con tre rametti di finocchio selvatico, 5 spicchi d’aglio interi, 2 foglie d’alloro, 3 bicchieri di latte, una spruzzata di pepe nero ed un bicchierino di buon Fiano di Avellino; laciare marinare bene per qualche ora; mettere in una teglietta da forno insieme a 150 g di castagne secche(messe in acqua tiepida e fatte rinvenire per una notte) e cuocere a 180°C per 90’, aggiungendo lentamente e regolarmente il liquido della marinatura; se l’arrosto tendesse a seccarsi, occorre coprirlo preventivamente con stagnola, (a limite aggiungere un poco di acqua e latte (in rapporto 2:1).
Barbotta di farina dolce:
Ingredienti: 400 grammi di farina di castagne, salsiccia o lardo, sale.
Preparazione: in una terrina mettere la farina e impastare con dell’acqua fino 126
a quando non si sarà ottenuto un composto liscio ed omogeneo.
Unire il sale e amalgamare bene.
Preparare intanto una teglia, ricoprendone il fondo con delle foglie di castagno.
Versare l’impasto e mettere nel forno caldo.
Lasciare cuocere fino a che la crosta superficiale inizia a screpolarsi.
Togliere dal forno e ancora ben calda cospargere la Barbotta con della salsiccia fresca oppure con fette molto sottili di lardo.
Biscotti di castagne:
Si procede come per le torte, e per questo potremo averli semplici o al cioccolato (si possono usare al posto del bicarbonato anche i comuni lieviti commerciali).
Bocconcini al cioccolato:
A 300 g di passato si aggiunge un po’ di latte, due bicchierini di Rhum, 100 g di zucchero al velo e 2 cucchiai di zucchero vanigliato; si omogeneizza il tutto a fuoco e si lascia raffreddare; se ne fanno dei bocconcini sferici che si passano in cioccolato grattugiato e si mettono per qualche istanza alla bocca del forno in modo che il cioccolato, fondendo, aderisca bene.
Bollite (dette anche “Ballotte”):
Far cuocere le castagne in acqua salata ed aromatizzata con semi di finocchio, cumino e foglie d’alloro. Eliminare quelle che galleggiano e far cuocere per 40/60 minuti circa, se si tratta di castagne intere, oppure per 30 minuti, se sono prive della buccia esterna.